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Feb 14, 2024 // 11 min read

La "tecnologia" alla 7a Consensus Conference ITI: una revisione narrativa dei risultati del Gruppo 2

Teresa Chanting Sun

Wiebe D.C. Derksen

Tim Joda

DOI: 10.3290/iti.fi.45729

produzione additiva produzione sottrattiva protesi dentarie supportate da impianti abutment prefabbricato abutment personalizzato

Abstract

Ogni 5 anni, l'International Team of Implantology (ITI) organizza una Consensus Conference per rivedere lo stato attuale delle evidenze nelle aree di interesse dell'implantologia. La 7a Consensus Conference ITI si è tenuta a Lisbona nel maggio 2023. Il tema del Gruppo 2 era "Tecnologia", incentrato sulle seguenti tre domande di ricerca: (1) produzione additiva rispetto a quella sottrattiva di restauri implantari; (2) sopravvivenza, complicazioni ed estetica confrontando abutment prefabbricati rispetto a quelli personalizzati; e (3) sopravvivenza di protesi dentali fisse di più elementi posteriori supportate da impianti. Le tre revisioni sistematiche hanno seguito le linee guida PRISMA e sono state inviate alla Clinical Oral Implants Research già prima della Consensus Conference per la revisione paritaria. I Consensus Statements, le Prospettive del Paziente e le Raccomandazioni per la Ricerca Futura sono stati proposti e discussi in loco a Lisbona tra i partecipanti del gruppo e poi presentati in plenaria, dove, dopo discussioni e modifiche, le dichiarazioni e le raccomandazioni finali sono state accettate per la pubblicazione.

Questo articolo riassume i principali risultati del Gruppo 2:

Sia la produzione additiva che quella sottrattiva sono tecniche valide per la realizzazione di restauri provvisori singoli su implanti di colore dentale, ma le prestazioni cliniche dei restauri prodotti in modo additivo devono ancora essere studiate.
In base alle evidenze attuali, le corone singole su abutment prefabbricati rispetto a quelle personalizzate mostrano prestazioni cliniche comparabili. Tuttavia, sono necessari dati clinici a lungo termine provenienti da studi RCT.
Nell'area posteriore, la zirconia monolitica è raccomandata come materiale di scelta per i restauri implantari a più unità per ridurre le complicazioni tecniche.

Per ulteriori dettagli, si rimanda al Rapporto di Consenso del Gruppo 2 della 7a ITI Consensus Conference Report e agli articoli di revisione che possono essere scaricati dal sito web dell'ITI.

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Introduzione

I progressi tecnologici in odontoiatria, guidati dalla rapida crescita del settore informatico, presentano nuove opportunità e sfide. L'industria medtech introduce sul mercato applicazioni e strumenti digitali con rapidità, talvolta superando il controllo scientifico. La stampa 3D nella produzione additiva e l'uso di abutment con base in titanio in combinazione con restauri monolitici sono ottimi esempi nel campo dell'implantologia dentale digitale. Nonostante l'ampio consenso, tra i clinici permangono preoccupazioni circa le prestazioni e i risultati a lungo termine dell'applicazione di nuove tecnologie all'uso clinico. Il gruppo di lavoro 2 "Tecnologia" della 7a Consensus Conference ITI ha esplorato sistematicamente la letteratura scientifica in tre aree chiave (Derksen et al. 2023): (1) la produzione additiva rispetto a quella sottrattiva per i restauri implantari; (2) il confronto tra abutment prefabbricati e personalizzati in termini di tassi di sopravvivenza, complicazioni ed estetica; e (3) la valutazione delle prestazioni cliniche delle protesi dentali fisse supportate da impianti per il trattamento di edentulie multiple nell'area posteriore.

Fig. 1a: Flusso di lavoro digitale: software informatico per la pianificazione digitale dell'inserimento degli impianti

Fig. 1b: Flusso di lavoro digitale: progettazione assistita da computer (CAD) per la guida chirurgica

Fig. 1c: Flusso di lavoro digitale: guida statica in posizione per l'inserimento dell'impianto

Fig. 1d: Progettazione assistita da computer (CAD) per corona avvitata supportata da impianto

Fig. 1e: Produzione assistita da computer (CAM) per corona avvitata in zirconia monolitica supportata da impianto

Fig. 1f: Corona singola avvitata in zirconia monolitica supportata dall'impianto in posizione

Fig. 2a: Produzione sottrattiva di corona provvisoria implantare (immagine per gentile concessione del Dr. Yukihiro Takeda e del DT Kenta Matsuda)

Fig. 2b: Produzione additiva di corona provvisoria implantare (immagine per gentile concessione del Dr. Yukihiro Takeda e del DT Kenta Matsuda)

Fig. 2c: Da sinistra: corona definitiva implantare prodotta in modo sottrattivo (zirconia dopo la colorazione); corona provvisoria implantare stampata in 3D in modo additivo; corona provvisoria implantare prodotta in modo sottrattivo (PMMA) (immagine per gentile concessione del Dr. Yukihiro Takeda e del DT Kenta Matsuda)

Fig. 3: Corona implantare avvitata con abutment prefabbricato (a sinistra) rispetto ad abutment personalizzato (a destra)

Fig. 4a: La pianificazione digitale può facilitare la visualizzazione 3D per la corretta selezione di un abutment con base in Ti

Fig. 4b: La spalla dell'impianto-abutment della base in Ti per gli impianti a connessione conica a livello osseo deve essere posizionata sufficientemente distanziata dall'osso ed in posizione sottomucosa con uno spazio sufficiente per un profilo di emergenza ottimale

Fig. 5a: Complicanze tecniche e biologiche di restauri multi-unità supportati da impianti (corone splintate): de-cementazione e allentamento della vite dell'impianto distale delle corone splintate

Fig. 5b: Immagine radiografica della Fig. 5A che mostra che la de-cementazione delle corone splitate è associata alla perdita di osso perimplantare dell'impianto distale

Fig. 5c: Complicanza tecnica: scheggiatura della porcellana di corone splintate supportate da impianto

Fig. 5d: Complicanza tecnica: scheggiatura della porcellana di corone splintate supportate da impianti (immagine per gentile concessione del Prof. Edward Chaoho Chien)